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Turandot – Teatro Pergolesi di Jesi
Musiculturaonline.it – Recensione di Roberta Rocchetti

Dal punto di vista vocale la messa in scena notoriamente irta di difficoltà ci ha pienamente soddisfatto, a partire dalla generosa Turandot di Tiziana Caruso, dalla voce piena e dal registro acuto fermo e potente, vero soprano drammatico che ha messo tutta se stessa nel dare corpo e soprattutto voce alla capricciosa protagonista, solenne e regale anche nella gestualità.

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Turandot – Teatro Pergolesi di Jesi
Bellininews.it – Recensione di Paolo Patrizi

La Caruso è, appunto, una protagonista notevolissima, che rischia di apparire monolitica solo perché l’eliminazione del duetto conclusivo sottrae al personaggio quasi tutte le sue sfumature. La sua è Principessa di gelo senza tentazioni di ripiegamento lirico e dalla vocalità indiscutibilmente drammatica (sferzante in alto, ombreggiata al centro, perentoria nel grave): ma è un drammatico di emissione tonda e “italiana”, senza le vetrosità della Kopfstimme di scuola tedesca. Difficile trovare una Turandot di analoga fisionomia canora, tra i nostri soprani di oggi: le similarità, semmai, sono con certe storiche Turandot anteguerra come Iva Pacetti.

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Turandot – Teatro Pergolesi di Jesi
Gbopera.it – Recensione di Marco Sonaglia

Nei panni della protagonista, Tiziana Caruso è risultata convincente. La voce è sicura e omogenea nei vari registri, attenta a tratteggiare le complesse sfaccettature del personaggio. Anche scenicamente la Caruso ha saputo essere  un’interprete credibile e raffinata.

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Turandot – Teatro Pergolesi di Jesi
Ilponte.com – Recensione di Giulia Vannoni

Non è però il caso della protagonista Tiziana Caruso, soprano drammatico di considerevoli mezzi e capace di salire in alto con estrema sicurezza: peccato solo che la mancata esecuzione della parte finale le abbia impedito di affrontare integralmente il ruolo della principessa Turandot, escludendo così il momento in cui il suo cuore si sgela per cedere all’amore.

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Turandot – Teatro Pergolesi di Jesi
Le Salon musical – Recensione di Renato Olivelli

Turandot è stata interpretata dal soprano Tiziana Caruso, già esperta principessa “di gelo”, avendola interpretata su altri palcoscenici tra cui alla Shanghai Opera House e all’Ópera de Tenerife. L’attrice si muove poco, è sinuosa e seducente ma allo stesso tempo energica e disinvolta, crea sul palco un personaggio dal fascino tutto suo; l’alternarsi dei sentimenti della Principessa è venuto fuori molto bene sia dalla recitazione che dal canto. La Caruso ha voce ampia e tuonante, wagneriana, robusta ma anche dolce e ricca di pianissimi laddove il ruolo lo esige, certo è una voce che non passa in secondo piano di fronte alla tumultuosa orchestra pucciniana. Vedo poche cantanti italiane, forse nessuna, che possano interpretare Turandot oggigiorno come lei.

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Turandot – Teatro della Fortuna – Fano
operaclick.com – recensione di Domenico Ciccone

Tiziana Caruso ha voce ed estensione adatti al ruolo di Turandot, che affronta con grande sicurezza ed esperienza, evitando saggiamente di spingere sul registro grave e riuscendo a rendere con efficacia l’evoluzione psicologica del personaggio: molto, molto bene a questo proposito Figlio del cielo! Padre augusto! dove emergono con nettezza supplica, paura, rabbia.

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Turandot – Ópera de Tenerife – Santa Cruz
onlinemerker.com – recensione di Klaus Billand

Die catanische Sopranistin Tiziana Caruso sang die Titelrolle und wurde ihrer ungewohnten Interpretation voll gerecht. Wenig Bewegung, eigentlich immer wie ein bisschen gehemmt geht sie durch den Abend und überzeugt mit einem dramatischen Sopran, der die gefürchteten Höhen im 2. Akt mühelos meistert. Die Turandot ist in den letzten Jahren wohl ihre Hauptrolle, vor allem in Italien.

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Turandot – Ópera de Tenerife – Santa Cruz
Operaactual.com – recensione di Estrella Ortega

Entre los protagonistas, la soprano italiana Tiziana Caruso realizó un retrato perfecto en lo vocal y lo escénico de la princesa Turandot con una voz amplia y bien timbrada.

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Tosca – Opéra Royal de Wallonie – Liège
harmonieselectives.wordpress.com – recensione di Matthieu

Pour cette Tosca liégeoise, Marco Vratogna et Tiziana Caruso incarnaient Scarpia et Floria dans deux distributions. Ils ont l’étoffe des grands interprètes, d’où notre seul regret de ne pas les avoir entendu chanter ensemble… La Floria Tosca de Tiziana Caruso se démarque nettement de sa conseur. D’abord sur le plan dramatique, avec une grande finesse de jeu (comme Vratogna, chaque geste ou regard accompagne ses pensées). Sur le plan vocal ensuite. Son intelligence du chant la rend sensible, dans les moments qui exaltent l’amour (dans « Non la sospiri, la nostra casetta » et « Vissi d’Arte », d’où elle retire toute la substantifique moelle poétique) ou à l’acmé de sa jalousie (dans « Dove son ? Potessi coglierli, i traditori. Oh qualsospetto ! », Caruso trouve l’accent dramatique le plus juste).

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Tosca – Opéra Royal de Wallonie – Liège
Forumopera.com – recensione di Dominique Joucken

… Tiziana Caruso pourrait bien devenir une des grandes titulaires du rôle. Elle en a l’étoffe. La voix est belle et charnue, et elle affronte avec la même vaillance les effusions lyriques de son duo avec Mario que les cris d’horreur face au supplice de son amant. Elle ne détimbre jamais, gère l’effort sur le long terme, et offre un Vissi d’arte parfait de justesse et d’émotion, avant d’enchainer sur un acte III où elle ne montre aucun signe de fatigue. Chapeau!

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La Fanciulla del West – Teatro Lirico Cagliari
Lesalonmusical.it – recensione di Pierluigi Guadagni

Il cast ha visto una straordinaria Tiziana Caruso a dar voce e corpo ad una Minnie pressoché perfetta. Voce immensa che non si perde di fronte al tumultuoso muro orchestrale pucciniano e nella vastissima sala gira alla perfezione. La Caruso possiede una voce “wagneriana” (sarebbe una splendida Kundry) brunita nel registro centrale e d’acciaio in quello più acuto che aderisce perfettamente alla scrittura pucciniana per questo ruolo, oltre che ad essere raffinatissima interprete.

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La Fanciulla del West – Teatro Lirico Cagliari
Mtglirica, recensione di Maria Teresa Giovagnoli

Protagonista una splendida Minnie di Tiziana Caruso che agguanta letteralmente il ruolo con grinta leonina non solo nel fare ma anche nel canto quasi selvaggio, forte di una voce scurissima per essere un soprano, dal volume immenso e dal perfetto controllo del fiato.

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Un Ballo in Maschera – Teatro Lirico Cagliari
Operaclick, recensione di Carlo Dore jr.

Nel primo cast, si segnalano soprattutto le eccellenti prove del soprano Tiziana Caruso e del baritono Roberto De Candia, impegnati in due ruoli notoriamente complessi come quelli di Amelia e Renato. Confermandosi in possesso di una voce importante, ricca al centro e solida negli acuti, la Caruso propone un’interpretazione di rara intensità: molto ben eseguita “Ma nell’arido stelo”, spettacolari gli acuti del duetto, la cantante siciliana restituisce ad Amelia la sua dimensione di donna lacerata dal conflitto tra onore, rimorso e sentimento.

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Turandot – Teatro Filarmonico Verona
Operaclick.com, recensione di Alessandro Cammarano

Convince pienamente Tiziana Caruso, che disegna una Turandot determinata in apparenza ma fragile nella sostanza, il tutto con voce di bella rotondità, sicurezza in acuto e ricchezza di accenti ed intenzioni.

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Turandot – Teatro Filarmonico di Verona
Mtglirica.com, recensione di Maria Teresa Giovagnoli

Perfettamente in ruolo la Turandot di Tiziana Caruso che fa suo il personaggio rispondendo con precisione ai dettami di Tonon: splendida e irraggiungibile, ghiaccio puro che però si scioglie al primo bacio, terribile ma timida nel nascondere il volto allo sguardo della passione. Vocalmente è Turandot: voce immensa, di un velluto singolarissimo che avvolge e stupisce tanto per potenza che per varietà di colori piegati ai sentimenti ed ai turbamenti dell’animo.

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Turandot – Teatro Petruzzelli Bari
Mtglirica.com, recensione di Rosy Simeone

Turandot era Tiziana Caruso. Voce imponente, compatta, tipicamente italiana nella pasta e nella rotondità.

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Turandot – Opéra Royal de Wallonie Liegi
L’Opera, recensione di Sabino Lenoci

Degna compagna artistica la Principessa di Gelo, Turandot del soprano Tiziana Caruso, una piacevolissima sorpresa, voce importante di buon colore e di buon timbro, di notevole espansione che non ha minimamente dato segni di cedimento nell’impervia partitura pucciniana; ha saputo anche mettere in evidenza la glacialità e la freddezza con una linea di canto vincente, anche a livello scenico.

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Turandot – Opéra Royal de Wallonie
Crescendo-magazine.be, recensione di Bruno Peeters

Née à Catane comme Bellini, Tiziana Caruso se devait d’honorer son patronyme, en se consacrant à l’opéra. D’un grand charme physique dans son long pijama blanc, elle possède le métal requis par une tessiture meurtrière, et son interprétation d’ »In questa reggia » est remarquable d’intensité dramatique.

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Turandot – Opéra Royal de Wallonie
Opera-online.com, recensione di Emmanuel Andrieu

Dans le rôle-titre, la soprano sicilienne Tiziana Caruso est une révélation : sa voix puissante se déploie avec une autorité et une intensité impressionnantes, tout en étant capable de nuances, de contrôle et de grâce quand il le faut.

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Turandot – Opéra Royal Wallonie Liegi
Concertonet.com, recensione di Ossama el Naggar

Italian Tiziana Caruso was a delightful Turandot. Given the luxury of the smaller hall, finally a true Italian voice is heard in the role, a pleasure compared to the overwhelming Wagnerians. It is a luxury to hear the role sung with such a clear diction, proper emphasis and emotional subtlety. Tiziana Caruso sounded briefly brittle at the beginning of “In questa reggia”, but soon overcame this setback. She had clean and secure high notes and surprisingly for Turandot a warm voice as well. This princess exuded passion despite her icy armour.

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Turandot – Opera Royal Wallonie Liegi
Lalibre.be,  recensione di Nicolas Blanmont

Superbe à ses côtés, la Turandot de Tiziana Caruso, resplendissante de beauté mais aussi vocalement souveraine, triomphant avec autant d’aisance dans le grave, le médium et l’aigu. La Liù d’Heather Engebretson a un peu de mal à passer l’orchestre en début de soirée, mais son adéquation au personnage est idéale et son “Tu che di gel sei cinta” apporte l’émotion attendue.

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Turandot – Opéra Royal Wallonie Liegi
Gopera.com

Tiziana Caruso voldoet aan alle voorwaarden om Turandot te zingen: ze heeft een grote stem, staalhard en af en toe pijnlijk luid. Ze zong een indrukwekkende “In questa reggia”, maar was op haar best in de drie raadsels als ze blijk gaf van meer nuancering.

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Turandot – Liège
Forumopera.com, recensione di Dominique Joucken

La princesse Turandot de Tiziana Caruso a l’ampleur torentielle voulue par Puccini. C’est une Isolde, une Brünnhilde, une Elektra, mais sans le vibrato qui ronge beaucoup de ces cuirassés vocaux. Elle sait aussi alléger son émission dans les moments de tendresse, donnant à entendre des demi-teintes qui s’insinuent dans la mémoire par contraste avec les éclats passionnés qui suivent ou qui précèdent. On ne peut qu’imaginer de quelle façon cette mer de glace aurait fondu dans les bras de Calaf.

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